Diabolico Tango
![]() |
€ 12,00
EUR
Spedito in 2 giorni
|
Descrizione Inserisci un commento |
Dedicato ai Piccoli martiri della scuola elementare F. Crispi di Gorla e agli italiani immigrati in Argentina. L’omicidio di una sarta di 59 anni nel popolare quartiere di Porta Romana a Milano, è lo spunto per un’indagine a ritroso nel tempo, quello lontano della seconda guerra mondiale e quello più vicino della feroce dittatura militare argentina. Un giornalista irlandese che lavora a Milano per un’agenzia di stampa inglese, viene completamente assorbito da un caso che si presenta subito anomalo: la donna uccisa porta lo stesso nome di una neonata creduta morta sotto i bombardamenti di Gorla del 1944. L’indagine incomincia da una milonga dove la vittima è stata vista l’ultima sera della sua vita. Ma che rapporto c’è tra la sarta uccisa e la neonata morta 60 anni prima? Il giornalista si imbatte in storie di orfanotrofi a Biella, di staffette partigiane a Mortara, di ambigue amicizie a Pavia. Di sensi di colpa. Misteri e inganni per compiere atti di bontà, si mescolano a misteri e inganni per compierne altri di profonda crudeltà. I personaggi che ruotano sulla scena e hanno in un modo o nell’altro a che fare con l’Argentina (terra cupa, carica di nostalgia), sono lacerati da drammi personali, inconsapevoli di essere parte di una storia collettiva. Saranno costretti a fare i conti con la propria coscienza, nessuno escluso. Il giornalista invece dovrà passare dall’amore per il tango e per un’insegnante argentina, per provare quella passione per la verità che manca al distaccato e arrogante ispettore di polizia. La sua ferita personale guarirà proprio con l’evolversi dell’indagine, la messa a nudo della “recita” dei cinque personaggi sospettati dell’omicidio e la scoperta dell’assassino, che costringe l’ ispettore di polizia a incassare il colpo della sconfitta. Ma niente è come sembra, perché chi balla tango sa che la finzione si può ripetere all’infinito, un po’ per appagare i sensi, un po’ per fuggire dalla vita. |
Prima di essere pubblicato, dovrà essere approvato dalla redazione.